Montblanc Meisterstuck 146

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    Oggi vi parlo di una penna che sicuramente tutti conosciamo. La Montblanc Meisterstuck 146 o Montblanc Meisterstuck Le Grand è, assieme alla sorella maggiore Montblanc Meisterstuck 149, forse la penna più conosciuta al mondo. La stella bianca a sei punte è argomento di ampio dibattito da parecchio tempo: nell'immaginario collettivo, complice anche un lavoro di marketing imponente, è LA stilografica. E proprio per questo è forse duramente criticata. Io sono (o almeno cerco di essere) sincero: faccio parte di quella fetta di persone che se pensa a una stilografica la vede nera, a forma di sigaro e in mano ad un notaio o simili. Per questo motivo la 146 e la 149 hanno per me un fascino non trascurabile. C'è chi le chiama penne da funerale, invece :D ; a dimostrazione che i gusti sono comunque qualcosa di personale :)

    Io ho acquistato l'esemplare (usato, anno 2006) recensito ad Agosto, per premiarmi per l'ingresso in scuola di specializzazione. Oggi è tornata da un check-up a causa di problemi di perdite di inchiostro e vedendola tutta bella lucida ho deciso di condividere con voi qualche pensiero a riguardo.

    Nel descriverla, pur rendendomi conto che tutti o quasi la conosceranno già, ribadisco che il mix resina nera (erroneamente tradotta in "resina pregiata", termine che ha dato il via a non poche critiche nei confronti della casa tedesca :D ) e finiture dorate per me è l'eleganza fatta penna. Lungi da me dire che solo MB faccia penne eleganti, dico solo che a me questo aspetto della mia 146 piace molto :)

    Sul cappuccio troviamo due fascette sottili e una fascetta centrale più grossa dove è inciso il nome del modello. La clip mi pare adeguata per mantenere ferma la penna nel taschino: finora non mi è mai capitato che si sfilasse da sola.


    Sulla fascetta che mantiene in posizione la clip troviamo, invece, il numero di serie. La stella a sei punte è bianca e il contrasto con la colorazione della penna la rende ben visibile. Usare e "indossare" Montblanc è un segno di vanità? Può essere. Di sicuro il simbolo è fatto per vedersi bene alla prima occhiata, sia che la penna spunti dal taschino della camicia sia che venga estratta dal taschino della giacca o da un portapenne.


    Il pennino è, secondo la mia modesta opinione, una bella opera d'arte: oro bicolore a 14K, incisione davvero ben curata ed esteticamente fa una figura quasi impareggiabile. Il pennino, misura F nella penna in mio possesso, non è morbido ma non è nemmeno un chiodo. La chiusura è, come si può vedere in foto, a vite: qualche volta devo ammettere di averla trovata leggermente allentata, ma mai in maniera tale da rischiare cadute della penna.


    Il meccanismo di caricamento è a pistone e permette una buona carica di inchiostro: non ho effettuato personalmente misurazioni, ma su FPN mi pare di aver trovato qualcuno che ha misurato circa 1.6 ml di inchiostro. Nella foto non si vede perché l'ho appena caricata ma nel corpo della penna è presente la tipica finestrella in parte trasparente in parte nera che permette di valutare lo stato di carica. La scrittura con questa penna è decisamente piacevole. Pare sempre della dimensione giusta: perfetta in ogni taschino, leggera ma ergonomica quando la si impugna per scrivere. Il pennino, complice anche un alimentatore non certo stitico, non sbaglia un colpo: sempre pronto a scrivere, sempre fluido. Il tratto è in linea con molti europei: appena più abbondante di quanto ci si aspetterebbe, non così tanto da definirlo eccessivo.


    Sinceramente adoro scrivere con questa penna. Al momento è caricata con l'Irish Green che vedete in foto perché è destinata a farmi compagnia nella stesura di pensieri, agenda, appunti; anche se ogni tanto mi chiedo se non varrebbe la pena provarla con il Kiwa Guro per poterla utilizzare anche in scritti più ufficiali.
     
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    Carissimo collega, giusto ieri pomeriggio ho deciso di caricare la mia 149 extrafine (flusso magro)con. Il Kiwa Guro blu _nero, veramente una gradita sorpresa. La penna ha iniziato a scrivere bene con tratto regolare e fluidità unica paragonato agli altri inchiostri. In aggiunta e' anche indelebile quindi utile per il nostro lavoro. Da fare.Ciao
     
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    CITAZIONE (sabbate @ 9/10/2015, 10:30) 
    Carissimo collega, giusto ieri pomeriggio ho deciso di caricare la mia 149 extrafine (flusso magro)con. Il Kiwa Guro blu _nero, veramente una gradita sorpresa. La penna ha iniziato a scrivere bene con tratto regolare e fluidità unica paragonato agli altri inchiostri. In aggiunta e' anche indelebile quindi utile per il nostro lavoro. Da fare.Ciao

    Se è il blu-nero è il Sei Boku allora ;) per quello che ho letto il nero, ovvero il Kiwa Guro è ancora più fluido e lubrificante (dovesse interessare, posso inviarti un link su amazon dove è in offerta a 20,42€ con spedizione gratuita).

    Le caratteristiche da te elencate sono quelle che mi fanno amare il Kiwa Guro (tant'è che è presente su tutte le altre penne che ho inchiostrate al momento). Allo stesso tempo, però, adoro scrivere in verde perché da quel tocco di personale in più. Devo decidere, insomma, se voglio usare la MB sulle cartelle cliniche (quindi inchiostro nero e indelebile) o se la riservo alle cose personali (e allora via libera al verde).
     
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    Io utilizzo appunto il blu/nero ai nano pigmenti della sailor che risulta fluido e ben resistente. Sono ora curioso di provare il nero ai nano pgmenti Ciapo e grazie
     
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    Grande lavoro e belle le fotografie, complimenti! Più tardi dedicherò del tempo anche a leggere i commenti.
    La recensione è invece utilissima perchè, per quanto conosca il modello 146, l'ho avuta in mano solo una volta e non la possiedo. A dire il vero non possiedo neppure una Mont Blanc, forse anche a causa della "dura critica" che citi all' inizio della recensione.
    La penna è di bell' aspetto ma, per come vedo io la stilografica, questa è nera e flat top, non affusolata come la 146. Resta comunque un modello interessante, che vorrei avere e penso acquisterò prima o poi, rigorosamente usato, visto il prezzo di listino molto alto.
    Quanto è leggera la penna? Parlando di stilografiche simili, hai mai potuto metterla a paragone con l' identica 1911 prodotta da Sailor? Non mi piace impugnare mattoni, ma nemmeno amo le penne troppo leggere.
    Il pennino è davvero bello, esteticamente è tra i più belli mai prodotti. Rispetto alla 149, una penna del genere di adatterebbe di più al mio gusto e alla mia mano. Il pennino fine è, in realtà, un bel tratto medio, con flusso abbondante; penso che il tratto M della Mont Blanc sia troppo per me.
    Noto anche che la filettatura del cappuccio è lunga, permettendo di fare almeno un paio di giri per la chiusura. Ottima scelta della casa per evitare che il cappuccio si sviti accidentalmente nel taschino.

    Corro ad indicizzare la tua recensione.
    Grazie!

    Raffaele
     
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    CITAZIONE (Raffaele_90 @ 11/10/2015, 05:13) 
    Grande lavoro e belle le fotografie, complimenti! Più tardi dedicherò del tempo anche a leggere i commenti.
    La recensione è invece utilissima perchè, per quanto conosca il modello 146, l'ho avuta in mano solo una volta e non la possiedo. A dire il vero non possiedo neppure una Mont Blanc, forse anche a causa della "dura critica" che citi all' inizio della recensione.
    La penna è di bell' aspetto ma, per come vedo io la stilografica, questa è nera e flat top, non affusolata come la 146. Resta comunque un modello interessante, che vorrei avere e penso acquisterò prima o poi, rigorosamente usato, visto il prezzo di listino molto alto.
    Quanto è leggera la penna? Parlando di stilografiche simili, hai mai potuto metterla a paragone con l' identica 1911 prodotta da Sailor? Non mi piace impugnare mattoni, ma nemmeno amo le penne troppo leggere.
    Il pennino è davvero bello, esteticamente è tra i più belli mai prodotti. Rispetto alla 149, una penna del genere di adatterebbe di più al mio gusto e alla mia mano. Il pennino fine è, in realtà, un bel tratto medio, con flusso abbondante; penso che il tratto M della Mont Blanc sia troppo per me.
    Noto anche che la filettatura del cappuccio è lunga, permettendo di fare almeno un paio di giri per la chiusura. Ottima scelta della casa per evitare che il cappuccio si sviti accidentalmente nel taschino.

    Corro ad indicizzare la tua recensione.
    Grazie!

    Raffaele

    La 1911 purtroppo non l'ho mai provata per cui non so dirti a confronto con lei come sia. In realtà di confronti posso farne pochi perché possiedo solo due Lamy Safari e la Visconti Duomo Modena recensita: la MB 146 risulta più pesante delle Lamy e più leggera e snella della Visconti. Parlando di cifre, la bilancia da cucina dice 30 grammi a carica relativamente completa (devo aver scritto 4-5 fogli A4 nella giornata di ieri). Parlando di sensazione personale, peso ed ergonomia rappresentano il mio ideale per la breve esperienza che ho con le penne stilografiche :)
    Anche se un pensierino alla 149 lo faccio e lo farò perché, grazie alla Visconti, mi sono reso conto che anche una penna "grossa" ha il suo perché. Ovviamente in attesa dell'occasione giusta sul mercato dell'usato :)
     
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    Carissimo rikimilan (purtroppo temo di non conoscere il tuo nome),

    30 grammi non sono pochi. la Talentum, penna di più grandi dimensioni, ha un peso di 27 grammi e, sempre a mio gusto personale, è una stilografica ne pesante, ne leggera. Non è pesante da affaticare la mano e non è leggera da sembrare un giocattolo. Considerando che la 146 è una penna di media dimensione, potrebbe non dispiacermi. Dovresti pesarla da pulita e asciugata.
    Possiedo alcune penne abbastanza grandi, ma la 149 è davvero troppo per me; più che altro ha un diametro del fusto troppo grande, insomma non mi piace il rapporto lunghezza/circonferenza. Le penne grandi sono belle da mostrare ed usare ogni tanto, ma preferisco sempre quelle piccole e leggere quando devo prendere appunti o scrivere velocemente.
    Andando OT, ho trovato il Kiwa Guru in vendita a circa 17 euro, da un venditore giapponese su Ebay. I tempi di spedizione sono lunghi ma potrebbe valerne la pena.
    Se conosci il Kiwa Guru, mi piacerebbe moltissimo leggere una tua breve recensione; alcuni ne parlano bene, mentre altri lo definiscono un inchiostro intasante, che talvolta può dare fastidi. Sono anni che cerco un inchiostro scorrevole, realmente nero, che non crei problemi nel lungo periodo.

    Grazie ancora.

    Raff
     
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    CITAZIONE (Raffaele_90 @ 11/10/2015, 16:25) 
    Carissimo rikimilan (purtroppo temo di non conoscere il tuo nome),

    30 grammi non sono pochi. la Talentum, penna di più grandi dimensioni, ha un peso di 27 grammi e, sempre a mio gusto personale, è una stilografica ne pesante, ne leggera. Non è pesante da affaticare la mano e non è leggera da sembrare un giocattolo. Considerando che la 146 è una penna di media dimensione, potrebbe non dispiacermi. Dovresti pesarla da pulita e asciugata.
    Possiedo alcune penne abbastanza grandi, ma la 149 è davvero troppo per me; più che altro ha un diametro del fusto troppo grande, insomma non mi piace il rapporto lunghezza/circonferenza. Le penne grandi sono belle da mostrare ed usare ogni tanto, ma preferisco sempre quelle piccole e leggere quando devo prendere appunti o scrivere velocemente.
    Andando OT, ho trovato il Kiwa Guru in vendita a circa 17 euro, da un venditore giapponese su Ebay. I tempi di spedizione sono lunghi ma potrebbe valerne la pena.
    Se conosci il Kiwa Guru, mi piacerebbe moltissimo leggere una tua breve recensione; alcuni ne parlano bene, mentre altri lo definiscono un inchiostro intasante, che talvolta può dare fastidi. Sono anni che cerco un inchiostro scorrevole, realmente nero, che non crei problemi nel lungo periodo.

    Grazie ancora.

    Raff

    Riccardo va bene, Richi va benissimo ;)

    Per il peso a secco cercherò di ricordarmi di provvedere la prima volta che farò una pulizia completa. Per la recensione del Kiwa Guro un giorno mi cimenterò. Intanto ti anticipo che si, è davvero un inchiostro molto scorrevole: qualsiasi mia penna vola, incluse le Lamy Safari con pennino EF. Come tonalità non è il nero che piace a molti nel mondo delle stilo: non è un nero Aurora, per intenderci, bello lucido; ma è un nero opaco o "matte black" che però a me piace tantissimo. Discorso sicurezza sulle penne: ho letto molto su FPN e, salvo qualche paranoide veramente spinto. Ho trovato solo pareri positivi e una risposta di un penmaster giapponese che lo classifica come sicuro e adatto alle stilo. Come tutti gli inchiostri non va assolutamente fatto seccare all'interno della penna. Per la mia esperienza personale i converter Lamy e le rispettive penne si sono sempre puliti perfettamente con semplice acqua fredda. Sulla Visconti mai un problema (ma non avendo finestrella di ispezione non so dirti se il serbatoio sia particolarmente "sporco"), almeno finora.
    In sunto? Per le caratteristiche che ha (waterproof inclusa) è l'inchiostro ideale: non fossi un amante dell'inchiostro verde, ci sarebbe il Sailor su tutte le mie penne.
     
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    Lo acquisterò! Anche se purtroppo faccio parte di quella fetta di appassionati che ama gli inchiostri neri lucidi, tipo Aurora.
    Che ne dici se apriamo una discussione sugli inchiostri giapponesi nella sezione opportuna? E' bello chiaccherare di ogni argomento ma abbiamo tutti il vizio (io compreso) di uscire dal tema originale della discussione. A proposito di inchiostri neri giapponesi, che ne pensi invece del Platinum Carbon Ink? Ho visto delle immagini in rete e mi è parso molto nero, a differenza del Sailor Gentle Ink, Kiwa-Guru e Platinum Black della serie Mix Free (inchiostri miscelabili).
    Io comunque sto cercando un nero che sia realmente sicuro. Anni fa, un flacone di Aurora mi ha intasato 5-6 penne in un colpo solo, perchè aveva formato sul fondo una sorta di deposito rossastro solido, che ha intasato sistematicamente tutti gli alimentatori. Non c'è stato verso di pulirli con l' acqua, ma sono costretto ad usare la varechina, solvente chimico che preferisco sempre non utilizzare. Ho avuto problemi anche con altri neri. I blu invece si sono sempre dimostrati sicuri, anche se non altrettanto scorrevoli. Adesso ho in testa il Kiwa-Guru da acquistare, assieme ad un flacone di Aurora Blu (giusto per restare sul sicuro).
    Umh, non saprei dove collocare questo messaggio sul forum.

    Raff
     
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    CITAZIONE (Raffaele_90 @ 12/10/2015, 14:27) 
    Lo acquisterò! Anche se purtroppo faccio parte di quella fetta di appassionati che ama gli inchiostri neri lucidi, tipo Aurora.
    Che ne dici se apriamo una discussione sugli inchiostri giapponesi nella sezione opportuna? E' bello chiaccherare di ogni argomento ma abbiamo tutti il vizio (io compreso) di uscire dal tema originale della discussione. A proposito di inchiostri neri giapponesi, che ne pensi invece del Platinum Carbon Ink? Ho visto delle immagini in rete e mi è parso molto nero, a differenza del Sailor Gentle Ink, Kiwa-Guru e Platinum Black della serie Mix Free (inchiostri miscelabili).
    Io comunque sto cercando un nero che sia realmente sicuro. Anni fa, un flacone di Aurora mi ha intasato 5-6 penne in un colpo solo, perchè aveva formato sul fondo una sorta di deposito rossastro solido, che ha intasato sistematicamente tutti gli alimentatori. Non c'è stato verso di pulirli con l' acqua, ma sono costretto ad usare la varechina, solvente chimico che preferisco sempre non utilizzare. Ho avuto problemi anche con altri neri. I blu invece si sono sempre dimostrati sicuri, anche se non altrettanto scorrevoli. Adesso ho in testa il Kiwa-Guru da acquistare, assieme ad un flacone di Aurora Blu (giusto per restare sul sicuro).
    Umh, non saprei dove collocare questo messaggio sul forum.

    Raff

    Scusa Raffaele, con il trasferimento in terra sarda ho perso la discussione e mi sono dimenticato di rispondere :(
    Il Platinum non lo possiedo personalmente: al momento il giapponese mi da grandi soddisfazioni, tanto che lo potrei quasi reputare come il mio inchiostro definitivo. Comunque okay per continuare la discussione nella sezione più consona: a breve vorrei tentare una recensione del Kiwa Guro ;)
     
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    Ciao Riccardo, felice di ritrovarti. ;)

    Aprirò una discussione sugli inchiostri giapponesi il prima possibile; tu dai un' occhiata alla sezione inchiostri, oppure attendi la newsletter di venerdì!
    Presto avrò il piacere di provare l' Asa-Gao di Pilot e anche il Kiwa-Guru di Sailor. A proposito di quest' ultimo, mi piacerebbe molto leggere una tua recensione. Di solito non recensisco inchiostri, perchè è più impegnativo e non credo di essere molto bravo a farlo.
    L' Aurora nero è un eccellente inchiostro, il migliore che abbia provato fino ad ora; purtroppo però sono stato sfortunato, a quanto hai potuto vedere. Problemi simili li ho avuti anche con altri neri.

    Raffaele
     
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  12. cassullo
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    Bellissima penna che ho posseduto in passato per poi passare alla 149 che per me è un vero must . Complimenti per la recensione che è stato un piacere leggere . Certo però che il prezzo attuale della 146 è veramente alto come del resto tutte le penne della Maison . Eppure ne vendono eccome se le vendono....
     
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  13. Valerio1980
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    Tante volte vi dovesse interessare...
    https://pennestilografiche.forumfree.it/?t=75018501
     
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12 replies since 8/10/2015, 17:52   3156 views
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